Superbollo auto​: che cos’è, calcolo e chi lo paga

Cos’è il superbollo auto? Scopri chi deve pagarlo, come calcolarlo e le regole aggiornate per gestire questa tassa aggiuntiva.

Al di là dei dibattiti sui pro e i contro il superbollo auto rappresenta, al momento, una delle imposte legate al possesso di una vettura. Ma non tutti i conducenti sono tenuti al saldo del tributo: quest’ultimo è sottoposto al soddisfacimento di alcune condizioni che ne limitano l’applicabilità, come l’età del veicolo, il tipo di carburante utilizzato ed eventuali esoneri previsti dai regolamenti statali.Anche per il superbollo, quindi, esistono possibilità di riduzioni ed esoneri calcolabili in modo semplice e senza tabelle alla mano. Di seguito è disponibile una panoramica sulla tassa integrativa che spesso fa discutere automobilisti e addetti ai lavori nel settore.

Che cos’è il superbollo dell’auto?

Si tratta di una tassa aggiuntiva al bollo (ragion per cui rientra nelle addizionali erariali) applicata alle cosiddette vetture di lusso. È un’imposta indiretta, quindi è relativa a consumi non indispensabili e non colpisce in maniera diretta il reddito del possessore dell’auto.

L’introduzione del tributo in Italia risale al 1976 limitatamente ai veicoli con alimentazione a gasolio. La direttiva aveva il fine di promuovere la diffusione di auto e combustibili più ecologici rispetto alla nafta. Viene abolito nel 2005 e poi reintegrato parzialmente nel 2007.

Nel 2011 prende forma la Legge 111 del 15 luglio del 2011 (ex D.L. 98/2011), che ad oggi rappresenta la fonte di riferimento in materia. Anche in questo caso lo scopo del ripristino della sovrattassa era, al momento dell’approvazione, ridurre l’emissione di sostanze inquinanti e incoraggiare l’acquisto di macchine a bassa potenza, in attesa di alternative eco-friendly per l’ambiente.

Chi deve pagare il superbollo?

Sono tenuti al pagamento del superbollo auto tutti i possessori di vetture con potenza al di sopra dei 185 kW, corrispondenti a 251.6 CV (cavalli vapore, per convenzione con arrotondamento a 252 CV). Quanto appena affermato vale a prescindere dal funzionamento del motore: proprietari di veicoli a benzina, a gasolio, ibridi ed elettrici devono versare l’addizionale. Quote e criteri di calcolo variano in base ai seguenti parametri:


anno d’immatricolazione
alimentazione
• eventuali agevolazioni.


Oltre ai proprietari di automobili, devono versare l’imposta anche usufruttuari, coloro che hanno stipulato un contratto di leasing o di acquisto rateale (patto di riservato dominio) e, dal 2020, gli utilizzatori di vetture in noleggio a lungo termine.

 Quando scatta e quando pagare il superbollo?

Come già anticipato, il superbollo auto deve essere pagato presso l’ACI o altri sportelli autorizzati per i kW eccedenti il tetto massimo dei 185 kW. Se, per esempio, un veicolo ha potenza dichiarata pari a 200 kW, la sovrattassa viene calcolata per i 15 kW extra-soglia. Coloro che hanno stipulato una RC con Unipol possono saldare la quota direttamente dall’app UnipolMove con carta di credito o di debito, senza fare code e in pochi click.I termini del versamento del tributo hanno cadenza annuale e sono gli stessi previsti per l’imposta di proprietà della vettura. Questi variano a seconda della regione di immatricolazione, pertanto il calendario è differenziato per zona. L’obbligo di corresponsione decade dopo 20 anni dalla costruzione, pur continuando a saldare il bollo.

Come si calcola il superbollo?

Per il calcolo del superbollo auto bisogna conoscere la potenza in kW della vettura. Nel caso in cui quest’ultima fosse disponibile in cavalli vapore, basta dividere per 1.36 (fattore di conversione da CV a kW). Dopodiché occorre sottrarre 185 kW al risultato precedente e moltiplicare per 20 € (prezzo per ogni kW in eccesso), in modo da ottenere l’addizionale al bollo.

Quanto appena affermato vale per vetture immatricolate entro 5 anni dal termine di pagamento (il conteggio del periodo di riferimento parte dal 1 gennaio successivo a quello di costruzione). Oltre tale lasso di tempo sono previste le seguenti riduzioni:


-40% dal 6º al 10º anno
-70% dall’11º al 15º anno
-85% dal 16º al 20º anno.
Gli importi per kW diventano rispettivamente di 12€, 6€ e 3€. Fa eccezione alle regole appena indicate il superbollo per auto elettriche acquistate a non oltre 5 anni dalla loro costruzione (in quanto esenti dalla sovrattassa) e vetture ibride con motore endotermico di wattaggio pari o inferiore a 185 kW, anche se la potenza combinata risulta superiore a tale valore.

Superbollo auto calcolo: ecco chi ne è esonerato

Oltre ai possessori pluri-ventennali di vetture di lusso, di auto elettriche immatricolate entro 5 anni e di macchine con motore ibrido endotermico, esistono altre categorie esentate dal saldo dell’addizionale. Si tratta di tutti i conducenti esonerati dal pagamento del bollo auto ordinario, come i disabili e i proprietari di veicoli storici, ossia usciti dalla casa costruttrice almeno 30 anni prima.

Quanto si paga di superbollo per 300 CV?

Adesso è giunto il momento di fare un esempio di calcolo del superbollo auto, prendendo come punto di partenza una vettura da 300 CV. Il primo passo da compiere è ricavare l’equivalenza in kW: per ottenere la potenza occorre dividere il numero di cavalli vapore per 1.36.

In questo caso il risultato è 220.588 kW, quindi 221 kW con arrotondamento per eccesso. Calcolata la potenza, basta fare 221 kW – 185 kW = 36 kW e moltiplicare per 20 €/kW. L’importo da pagare al netto della tassa sulla proprietà è pari a 720 €, ma diminuisce dopo il 5º anno in base alle riduzioni definite per legge:


432 € (40% in meno)
216 € (70% in meno)
108 € (85% in meno).


Il superbollo per le auto elettriche è pari a 0 se l’immatricolazione è stata fatta non più di 5 anni prima dal termine di pagamento, mentre dal 6º anno in poi valgono le regole in vigore per gli altri tipi di vetture.