Bollo moto: scadenza, calcolo, come e quando pagarlo
Scopri come calcolare e pagare il bollo moto: scadenze, tariffe e indicazioni semplici. Non rischiare multe: leggi ora e gestisci tutto in un click!

Il bollo moto è una tassa sulla proprietà obbligatoria per veicoli a 2 ruote di potenza superiore a 4 kW, velocità massima più elevata di 45 km/h e cilindrata maggiore di 50 cc. Significa che, per tali categorie, il pagamento è dovuto anche quando i motocicli non siano circolanti, in quanto registrati al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Nelle prossime righe affronteremo l’argomento nel dettaglio.
Quanto si paga di bollo per una moto?
L’importo da saldare dipende da 2 fattori: la classe ambientale e la potenza espressa in kW. Per il primo parametro la cifra è fissa e corrisponde all’ammontare del bollo della moto per veicoli di potenza entro gli 11 kW. Di seguito gli importi minimi per categoria di appartenenza (possono esservi differenze di pochi euro da Regione a Regione):
- 26.00 € in classe Euro 0
- 23.00 € in classe Euro 1
- 21.00 € in classe Euro 2
- 19.10 € in classe Euro 3 e più avanzate.
Oltre gli 11 kW occorre tenere conto di una quota per ogni kW aggiuntivo. Ecco i corrispettivi (anche in questo caso potrebbero verificarsi piccole variazioni tra Regioni
- 1.70 € per la categoria Euro 0
- 1.30 € per la categoria Euro 1
- 1.00 € per la categoria Euro 2
- 0.88 € per le categorie Euro 3 e superiori.
In assenza di tabelle aggiornate al periodo di riferimento, il calcolo del bollo auto fatto in base alle variabili presentate potrebbe rivelarsi approssimativo. Per ottenere la somma esatta è caldamente consigliato utilizzare i tool rapidi dell’ACI e dell’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, applicazioni collegate direttamente ai database ufficiali.
Per i ciclomotori bisogna versare il bollo moto?
I veicoli a 2 ruote di cilindrata inferiore ai 50 cc e con velocità massima fino a 45 km/h non sono tenuti al pagamento dell’imposta sul possesso dei mezzi. Solo qualora venissero utilizzati sul suolo pubblico (sosta inclusa), i proprietari dovrebbero saldare una tassa di circolazione d’importo compreso tra 19.11 € e 23.12 €.
Il tributo è obbligatorio in tutte le Regioni d’Italia, tranne in Lombardia e nella Provincia Autonoma di Bolzano. La scadenza è fissa al 31 dicembre, pertanto il versamento va fatto entro il 31 gennaio. Le regole per i ciclomotori sono valide anche per i quadricicli leggeri (meglio noti come Minicar), fatta eccezione per l’esposizione del contrassegno che in questo caso non è dovuta.
Come faccio a sapere se devo pagare il bollo moto?
Il tool di verifica offerto dall’ACI è, sicuramente, un servizio attendibile per sapere se il bollo moto per l’anno corrente è stato versato o meno. Questo strumento, valido anche per accertarsi riguardo alla propria posizione debitoria sul bollo auto (sempre per l’anno in corso), richiede la compilazione di campi quali regione di residenza, targa del veicolo (o numero del telaio) e tipo di vettura. Il sistema restituirà i risultati relativi al pagamento più recente.
Altre pagine online consultabili per sapere se l’imposta sia dovuta o meno sono le piattaforme delle Regioni in cui le moto sono state immatricolate e, limitatamente a Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Qui si può fare anche la verifica sugli arretrati e, eventualmente, saldarli con la procedura di ravvedimento operoso.
Quando non si paga più il bollo della moto?
In merito al bollo moto e al suo pagamento, è dovuto un importo simbolico (tra 10.33 € e 20 €) sia dopo 30 anni dall’immatricolazione sia per i veicoli d’interesse storico opportunamente registrati, purché l’utilizzo non sia professionale. Per alcune Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna) è prevista l’esenzione in presenza della relativa annotazione sulla carta di circolazione.
Quanto ai mezzi usciti dalla casa costruttrice 20-29 anni prima, si può richiedere un taglio del 50% sull’imposta solo se il proprietario possiede un certificato di rilevanza storica. Per ottenerlo bisogna rivolgersi all’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o alla FMI (Federazione Motociclistica Italiana o Federmoto) e dimostrare che la vettura è in ottime condizioni. A discrezione della Regione è possibile avere esenzioni o riduzioni, in alcuni casi senza alcuna attestazione.
Oltre al caso delle moto d’epoca, le disposizioni in materia contemplano altre situazioni in cui l’utente non è tenuto al versamento del bollo. Basti pensare agli invalidi pluri-amputati e alle persone con disabilità grave dichiarata (ai sensi della Legge 104/1992), sia essa fisica, mentale o psichica. L’esenzione può essere riconosciuta direttamente al soggetto interessato o a colui che lo ha preso a carico dal punto di vista fiscale.
Quanto appena esposto per i disabili vale esclusivamente per la guida di motoveicoli e motocarrozzette a 3 ruote. I requisiti da rispettare sono potenza inferiore a 150 kW in presenza di motore elettrico, fino a 2800 cc per alimentazione diesel o diesel mild hybrid, non più di 2000 cc per alimentazione a benzina o MHEV.
Sono esenti dal saldo della tassa di possesso i motoveicoli della Protezione Civile e delle Forze armate, nonché i mezzi preventivamente autorizzati dallo Stato per lo spegnimento degli incendi e per altri servizi di pubblica utilità, mirati a salvaguardare l’integrità di persone, beni e ambienti.
Accanto alle disposizioni appena descritte (valide a livello nazionale), le singole Regioni potrebbero applicare deroghe o agevolazioni aggiuntive, ad esempio sulle moto elettriche. Per informazioni dettagliate rimandiamo alle piattaforme amministrative locali.
Quando pagare il bollo moto 2025
Se il mezzo è stato appena immatricolato, il saldo del bollo moto va fatto entro il termine del mese corrente oppure, se la registrazione al PRA avviene nell’arco degli ultima decina di giorni (per esempio, il 24), non oltre la fine della mensilità successiva. Il pagamento avviene sempre in un’unica soluzione e non può essere dilazionato.
Per i rinnovi annuali il discorso cambia: le scadenze sono fissate per i mesi di gennaio e luglio. Il versamento dell’imposta, quindi, deve avvenire tra il 1 e il 28 febbraio nel primo caso e tra il 1 e il 31 agosto nel secondo. Fanno eccezione a questo calendario regioni come Lombardia e Piemonte, per le quali la scadenza dei bolli successivi corrisponde alla conclusione del mese d’iscrizione al PRA.
Semplificando con un paio di esempi, il tributo per un motoveicolo immatricolato nelle Marche durante il mese di gennaio deve essere corrisposto entro la fine di febbraio. Il bollo di un mezzo iscritto al PRA nei primi 20 giorni di aprile in Piemonte o in Lombardia, invece, va saldato entro il 31 maggio.
Nell’eventualità in cui l’utente non pagasse entro il termine ultimo previsto, potrà rimediare con il ravvedimento operoso. Gli interessi di mora applicati saranno dello 0.1% sull’importo base per ogni giorno di ritardo (ravvedimento veloce) entro 2 settimane e possono arrivare fino al 5% a partire dal 2° anno (ravvedimento ultra-biennale). Di seguito una panoramica tra gli estremi appena definiti:
- 1.5% sull’imposta entro 30 giorni (ravvedimento breve)
- 1.67% tra il 31º e il 90º giorno (ravvedimento medio)
- 3.75% tra il 91º e il 365º giorno (ravvedimento lungo)
- 4.29% dopo il 365º giorno ed entro 2 anni (ravvedimento biennale).
Scaduti i termini del ravvedimento biennale occorre calcolare il 30% della somma inizialmente dovuta, da sommare a quest’ultima e agli interessi maturati.
Come pagare il bollo moto?
Il bollo può essere pagato comodamente con l’app UnipolMove. L’applicazione, infatti, è collegata con i database dell’ACI, pertanto restituisce dati aggiornati. Tra i metodi accettati per le transazioni sono disponibili carte di credito, di debito e prepaid dei circuiti più affermati a livello mondiale, tra cui Visa e Mastercard. Oltre a UnipolMove, eistono i classici canali di pagamento come il portale e le delegazioni ACI, Poste Italiane, tabaccherie e uffici di pratiche auto.