Colpo di sonno alla guida: come prevenirlo e quali sono i campanelli d’allarme
Prevenire il colpo di sonno alla guida è possibile. Scopri cause, sintomi e come Unipol Move può aiutarti a viaggiare in sicurezza.

Mettersi alla guida è un atto quotidiano che spesso diamo per scontato. Ma guidare non è mai un automatismo: richiede attenzione, lucidità e riflessi pronti. In questo equilibrio delicato entra in gioco un rischio tanto comune quanto sottovalutato: il colpo di sonno.
Quando si parla di sicurezza stradale, l’attenzione si concentra spesso su velocità, distrazione o condizioni atmosferiche, ma guardando le statistiche una quota significativa degli incidenti stradali gravi è legata alla sonnolenza. Secondo i dati riportati da ACI in collaborazione con ISTAT, la sonnolenza alla guida è coinvolta fino al 20% degli incidenti gravi sulle strade italiane. Una percentuale allarmante che conferma l’importanza di una guida consapevole.
Ma cos’è esattamente il colpo di sonno, quali sono i campanelli d’allarme da non ignorare e come possiamo evitarlo? Lo raccontiamo in questo approfondimento, realizzato con il supporto medico-scientifico del team di Elty.it, piattaforma dedicata alla salute e al benessere.
Cos’è il colpo di sonno e perché è così pericoloso alla guida
Da un punto di vista scientifico, il colpo di sonno è un episodio transitorio e involontario di sonno di breve durata che può variare da una frazione di secondo fino a circa 30 secondi. Durante questo intervallo, l’attività cerebrale entra in uno stato simile al sonno profondo (fase NREM), pur in presenza di occhi aperti e apparente stato di veglia.
Dal punto di vista neurofisiologico, si tratta di un fenomeno di disconnessione corticale parziale, in cui alcune aree del cervello responsabili dell’attenzione e della vigilanza smettono temporaneamente di funzionare. Questa condizione può manifestarsi senza che l’individuo ne sia consapevole, rendendola particolarmente pericolosa in situazioni che richiedono reattività continua, come la guida.
Quando questo accade mentre si è al volante, la persona perde la capacità di reagire a stimoli esterni, non percepisce i movimenti del veicolo, non corregge eventuali deviazioni. In pratica, è come guidare a occhi chiusi, inconsapevoli del proprio stato. Non è una scelta. Non si può “resistere” al sonno con la forza di volontà.
Le cause: tra mancanza di sonno, abitudini scorrette e condizioni cliniche
La causa principale del colpo di sonno è, di fatto, la deprivazione di sonno. Dormire meno di sei ore per una notte – o peggio, per più notti consecutive – può alterare profondamente le funzioni cerebrali: si riducono le capacità cognitive, rallentano i riflessi e cala l’attenzione. La stanchezza accumulata ha un effetto cumulativo, e spesso chi si mette alla guida al mattino dopo una settimana intensa di lavoro non è pienamente cosciente del proprio deficit di riposo. La deprivazione di sonno ha un effetto simile all’assunzione di alcol sui riflessi e sulla capacità di guida, pertanto mettersi al volante stanchi è comparabile alla guida in stato di ebbrezza.
Anche altri elementi concorrono ad aumentare i pericoli: i turni notturni, la guida in orari fisiologicamente “a rischio” (come le prime ore del pomeriggio o della notte), la monotonia del percorso – pensiamo alle lunghe tratte autostradali – e perfino un’alimentazione scorretta. Inoltre, alcune condizioni cliniche non diagnosticate, come l’apnea ostruttiva del sonno o la narcolessia, possono aumentare esponenzialmente la probabilità di incorrere in episodi di sonno improvviso alla guida.
Come prevenire la sonnolenza alla guida: 7 consigli pratici
Il corpo lancia segnali ben precisi prima che sopraggiunga un colpo di sonno. Il problema è che spesso questi segnali vengono ignorati, sottovalutati o attribuiti a semplici disattenzioni.
Molti guidatori pensano di poter “resistere” semplicemente aumentando la musica o abbassando il finestrino, ma queste strategie non risolvono la vera causa del problema: la fatica. Ignorare questi segnali, confidando nella propria forza di volontà, è una forma di negazione pericolosa.
Per fortuna, evitare il colpo di sonno alla guida è possibile, a patto di conoscere i comportamenti corretti da adottare prima e durante il viaggio. In collaborazione con Elty, abbiamo raccolto i consigli più utili per guidare in sicurezza e proteggere la tua salute.
- Dormire bene (e abbastanza).
Il miglior antidoto al colpo di sonno è sempre un riposo adeguato. Dormire almeno 7-8 ore per notte, specialmente prima di un viaggio lungo, è il primo passo per guidare in sicurezza.
- Organizzare bene il viaggio.
Pianificare le partenze nei momenti della giornata in cui si è più lucidi, evitando le ore serali o le prime ore del mattino. Se il viaggio è particolarmente lungo, è consigliato prevedere soste regolari almeno ogni due ore di guida.
- Mangiare in modo leggero e bilanciato.
Evitare cibi pesanti e abbondanti, in quanto rallentano la digestione e aumentano la sonnolenza. Alimenti ad alto indice glicemico (come pane bianco, dolci, snack industriali) causano picchi e cadute rapide della glicemia, portando a ipoglicemie reattive che possono provocare stanchezza e confusione. Per questo sono preferibili snack leggeri, frutta secca, verdure crude o piccoli pasti proteici.
- Attenzione a farmaci e bevande alcoliche.
Leggere attentamente i bugiardini dei farmaci: molti causano sonnolenza, anche se non sempre viene percepita. L’alcol, anche in piccole dosi, è da evitare completamente prima della guida.
- Non abusare di caffeina.
L’assunzione di una bevanda contenente caffeina (ad esempio caffè o tè nero) può essere utile solo come supporto temporaneo. L’effetto inizia dopo circa 15-30 minuti e dura mediamente 2-3 ore. L’abuso di caffeina, invece, può portare a tachicardia, irritabilità e peggiorare la qualità del sonno successivo.
- Alternare i compiti cognitivi durante il viaggio.
Il cervello si adatta alla ripetitività e cala in vigilanza quando non riceve stimoli vari. Soprattutto quando si viaggia soli, è consigliabile alternare stimoli cognitivi leggeri: ascoltare podcast, parlare al telefono con auricolare (solo se in modo sicuro), variare le fonti sonore. Tutto ciò contribuisce a interrompere la monotonia sensoriale, che può essere uno dei fattori scatenanti della sonnolenza.
- Fermarsi per fare una pausa (sul serio).
Quando i primi segnali di sonnolenza si manifestano, continuare a guidare è un rischio enorme, per sé e per gli altri. Se ci si accorge che gli sbadigli sono troppo frequenti, si ha difficoltà a tenere gli occhi aperti o ci si sorprende a non ricordare l’ultimo tratto percorso, è il momento di fermarsi subito. La soluzione migliore è accostare in un’area di sosta e concedersi un breve pisolino, anche solo di 25 minuti. Studi scientifici dimostrano che anche un “power nap” di questa durata può ripristinare temporaneamente la vigilanza e migliorare le prestazioni cognitive.
In generale, è bene evitare di mettersi alla guida subito dopo essersi svegliati: prendersi qualche minuto per rinfrescarsi, bere un caffè, camminare un po’ e riattivare l’attenzione prima di ripartire può davvero fare la differenza, anche se il riposo resta sempre la strategia più efficace per contrastare la sonnolenza alla guida.
UnipolMove: guidare meglio, prendendosi cura di sé
La prevenzione passa anche dagli strumenti che scegliamo per gestire al meglio il nostro tempo. In questo, Unipol Move rappresenta un alleato prezioso: grazie alle sue funzionalità, è possibile avere un maggiore controllo sui tempi di percorrenza, evitare le tratte più congestionate e programmare con più consapevolezza le pause lungo il tragitto.
Sapere quando e dove fermarsi riduce la pressione, consente una guida più rilassata e – cosa più importante – permette di ascoltare il proprio corpo senza la fretta di “arrivare comunque”.
Non è solo una questione di comfort: è un nuovo approccio alla guida, basato sulla consapevolezza. Perché sentirsi bene è il primo passo per viaggiare sicuri, e perché viaggiare non è solo arrivare: è arrivarci in salute.